Titolo: Arrivi e partenze: il divenire
La fotografia ferma l’attimo. Quindi l’attimo si muove. E qual è il movimento degli attimi? È un venire e andare, arrivare e partire, apparire e scomparire. Il filosofo Severino sostiene che questo è nichilismo. Dal nulla al nulla. Secondo me no, perché sono convinto che il nulla (se è davvero nulla e non semplicemente vuoto) non crea niente. Ma allora da dove viene l’essere che compone la vita e il tempo? Per me non c’è il nulla assoluto da cui emergerebbe il reale che conosciamo. C’è il nulla di mondo, il che non vuol dire nulla assoluto. C’è Dio, il sempre esistente che partecipa il suo essere. E dove finisce il tempo, lo spazio e l’essere che li compone? Dove va il tempo quando passa? Passa verso dove? Sempre in Dio che accoglie tutto come una grande memoria. Ogni istante in un certo senso è eterno, conservato eternamente ma non è nella nostra disponibilità.
La foto con il treno racconta questo movimento del tempo che arriva e parte. Una donna col cagnolino e la valigia rosa, un controllore che osserva la stazione dal suo treno, gente che cammina sulla banchina… La foto è fatta nella stazione Mediopadana progettata da Calatrava. Vi sono rimasto un giorno intero facendo centinaia di foto alle sue sinuose onde. È lunga 500 metri, costruita a più piani, impressionate quando passano i treni ad alta velocità. Alta velocità che non sarà mai abbastanza veloce come gli istanti che si succedono.
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